Il settore inerente alla produzione del vino è sempre in costante aumento. Scegliere di aprire un’azienda vinicola può risultare una sfida prima di tutto con stessi, poiché non si tratta certamente di un lavoro che rientra negli standard alla quale siamo abituati, soprattutto se provenienti dal frenetico mondo della città.
Se si sceglie di intraprendere questo percorso sarai spesso a contatto con la natura e con la vita di campagna e potrai ottenere enormi soddisfazioni sia dal punto di vista personale, ma soprattutto dal punto di vista professionale.
Cos’è un’Azienda Vinicola
Un’azienda vinicola si occupa della produzione di vino e ne segue tutti i processi: dalla coltivazione dell’uva all’imbottigliamento e successivamente alla vendita.
Oggi i metodi produttivi sono cambiati, e prevedono sempre più l’aiuto di macchinari, ma fino a pochi anni fa questo lavoro veniva svolto solo contando sulla forza dei contadini. Per ottenere un buon prodotto bisognerà quindi essere in grado di saper riunire tutti i segreti del passato con la modernizzazione, inevitabile al giorno d’oggi.
Lavorare in questo settore, prevede ritmi molto duri soprattutto in alcuni periodi dell’anno, dove le ore di lavoro sembrano interminabili ma la soddisfazione di riuscire a produrre un vino partendo da zero è impagabile.
È importante valutare anche che in questo settore la concorrenza diventa ogni giorno maggiore, bisognerà quindi metterci tutta la passione ma soprattutto impiegare prodotti di qualità per riuscire ad ottenere un vino che possa distinguersi dagli altri.
Come Aprire un’Azienda Vinicola
Prima di avviare un’attività lavorativa in questo settore dovrai, prima di ogni altra cosa, valutare il terreno. Ogni area in Italia ha una definizione diversa che identifica il vino che si andrà a produrre: DOC, DOCG, IGP e tali denominazioni andranno ad arricchire il valore del vino per il consumatore finale.
È quindi importante riuscire a coltivare uva su uno di questi terreni per la produzione di un vino di qualità ma non è l’unico spetto da valutare, infatti sarà necessario considerare anche la terra, l’esposizione al sole e al vento. Per questo il consiglio è quello di rivolgersi ad un esperto che potrà aiutarti a fare le scelte più giuste.
Dopo la scelta del terreno per la coltivazione partirà tutta la parte burocratica considerando che ogni produttore di vino dovrà far riferimento alle norme locali, ma anche nazionali ed internazionali sulla produzione di bevande che andranno successivamente inserite nel mercato per la consumazione.
Si può scegliere di coltivare e produrre vino in autonomia, ma almeno inizialmente, l’investimento sarebbe molto elevato, quindi per cominciare sarebbe più opportuno entrare a far parte di una cooperativa di vinicoltori oppure occuparsi della coltivazione dell’uva nei campi, nei vigneti, per poi vendere il prodotto alle cantine private e utilizzare il denaro ottenuto per investimenti futuri.
Investimento Iniziale
Aprire un’azienda vinicola, partendo da zero, ha dei costi abbastanza elevati, soprattutto nella fase iniziale in quanto i macchinari per la produzione di un buon vino hanno dei costi davvero elevati.
Ma non è il solo costo iniziale: oltre all’acquisto del terreno e dei macchinari, sarà infatti necessario investire del denaro sia per l’intervento di uno specialista che ti aiuti nelle analisi iniziali e sia per procedere con la coltivazione nei vigneti.
Ma non bisogna pensare solo “alla terra”. E’ necessario effettuare un piano di spesa dettagliato su tutto quello che c’è intorno. Per esempio alle spese di magazzino o alle spese di gestione di quest’ultimo, oltre che all’acquisto di tutto il materiale che serve, sia per iniziare partendo da zero e sia per continuare la coltivazione nel corso degli anni a venire. Bisognerà anche valutare l’acquisto (o il noleggio) di appositi software gestionali ( o meglio di software per la gestione di un’azienda agricola ) che permetteranno di seguire la gestione aziendale, software che risultano essere ancora più preziosi se si dispone di diversi terreni e di più fornitori o clienti.
A quanto ammonterà l’investimento iniziale? Dipende dalle dimensioni dei terreni da curare e se si decide di partire da zero o se si ha la fortuna di partire già da un buon punto. Il tutto, potrebbe raggiungere cifre che si aggirino intorno ai 100.000 euro, sarà quindi fondamentale riuscire a capire in maniera anticipata in quanto tempo si riuscirà a rientrare nell’investimento e quali saranno i guadagni futuri.
E se la cifra iniziale sembra troppo esosa, ricordiamoci che in alcune Regioni esistono dei bandi di concorso che permettono ai nuovi imprenditori di ottenere dei fondi con agevolazioni (a volte a fondo perduto) che permettono di dimezzare le spese iniziali.