Diventare insegnanti di lettere è il sogno professionale di molti. Un lavoro a cui si aspira sin da quando, durante gli anni scolastici, si ascoltano le imprese degli eroi leggendari o la fama dei poeti che hanno fatto delle parole il loro lavoro.
Vale la pena sottolineare che non basta avere un diploma, per quanto sia il punto di partenza, per poter insegnare.
Vediamo allora quali sono i passi da seguire per prepararsi al meglio e diventare insegnanti di lettere.
Dopo aver completato gli studi del liceo e aver conseguito il diploma, bisogna frequentare un corso di laurea universitario, meglio se afferente alla facoltà di Lettere e Filosofia.
Diverse sono le possibilità tra cui scegliere in base ai propri interessi: lettere classiche, lettere moderne, lingue straniere.
Un corso di laurea della durata di 5 anni rispetto a uno di 3 anni offre una preparazione più ampia e che spazia dalla letteratura, alla grammatica, fino alla filosofia e all’arte.
Un percorso di studi più duraturo, inoltre, permette di accumulare un maggior numero di cfu (crediti formativi universitari), assegnati a ciascun esame sostenuto e che saranno fondamentali per la partecipazione ai concorsi pubblici destinati all’insegnamento.
A questo punto è opportuno distinguere tra l’insegnamento nelle scuole private e l’insegnamento nelle scuole pubbliche.
Nel primo caso, il percorso da seguire è più breve: dopo aver conseguito la laurea, basterà preparare un curriculum vitae del proprio percorso accademico e/o professionale, nel caso in cui si abbiano già avuto esperienze lavorative nel settore, e inviarlo direttamente alle scuole.
Più lunga è, invece, la carriera pubblica. Pr poter insegnare lettere nelle scuole secondarie (medie e superiori) è necessario:
- conseguire la laurea magistrale afferente alla classe di insegnamento per cui ci si vuole candidare;
- conseguire gli esami utili all’acquisizione dei 24 cfu in materie antropo-psico-socio-pedagogiche, obbligatorie per ottenere l’accesso all’insegnamento;
- attendere la pubblicazione del bando relativo all’apertura delle graduatorie o l’avvio di un concorso.
In generale, i concorsi di abilitazione all’insegnamento si svolgono ogni due anni a partire dal 2018. Nel frattempo, però, è possibile candidarsi per essere chiamati come supplenti delle cattedre eventualmente vuote nell’anno scolastico in cui ci si candida.
Per gli aspiranti insegnanti in lettere, la graduatoria a cui ci si può inserire è quella a carattere provinciale. Le graduatorie provinciali per le supplenze, dette anche GPS, hanno una validità biennale e si dividono in tre fasce:
- nella I fascia rientrano gli aspiranti insegnanti in possesso dell’abilitazione all’insegnamento, conseguita tramite TFA (Tirocinio Formativo Attivo) ovvero un percorso annuale attivato presso le università e successivo alla laurea magistrale;
- nella II fascia rientrano gli aspiranti insegnanti non abilitati e non specializzati ma che siano in possesso dei requisiti dettagliati di volta in volta nell’apposito bando, come il possesso di un determinato titolo di studi;
- nella III fascia rientrano tutti coloro che possiedono una laurea completa dei cfu richiesti per poter accedere alla graduatoria e gli ulteriori 24 cfu nelle discipline antropo-psico- pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Ancora diverso è il caso di chi aspira a diventare insegnante in lettere presso le università.
Nel campo universitario, le possibilità previste sono due: diventare professore associato oppure professore ordinario.
In entrambi i casi, si accede al titolo attraverso un concorso pubblico a cui possono partecipare solo gli aspiranti che possiedono i titoli richiesti e un curriculum che metta in risalto i loro lavori nell’ambito della ricerca, delle pubblicazioni e dell’insegnamento.
Anche in questo caso si possono distinguere due fasce differenti:
- nella I fascia rientrano coloro che hanno già esperienza provata nell’insegnamento e, in precedenza, hanno ricoperto il ruolo di professore associato;
- nella II fascia, invece, rientrano i giovani aspiranti in possesso di laurea, assegno di ricerca e dottorato di ricerca. Maggiori sono i titoli conseguiti, più alte sono le probabilità di ottenere una cattedra in lettere presso l’università.